inserita il 20/10/2020 - da: LUCA SCIACCHITANO
Il 2020 è l'anno di uscita del mio terzo libro: il mistero dei Seleka.
Un libro di avventura calato nello stesso universo narrativo di "Le Ombre di Nahr", scritto poco dopo aver dato alla luce lo stesso Nahr.
L'idea di base era quella di creare un filone narrativo unico, diviso su più libri, raccontando le vicissitudini di Salvatore Pumo in giro per il mondo nella sua veste di contractor.
Nella realtà, mi accorsi subito che l'operazione non era affatto semplice in quanto il rischio di ripetitività (soprattutto nel tratteggiare ancora, e ancora e, nel caso di altri libri, ancora ... la psicologia degli stessi personaggi sarebbe stato poco stimolante).
Così, scrissi Seleka con l'intenzione di creare sì, una bella storia, ma di scombinare le carte nel mondo di Nahr.
Leggendolo capirete il perché.
Ciò non toglie che un domani potrebbero anche nascere nuovi spin-off della vita di Salvatore Pumo.
Seleka era in realtà il mio secondo libro, in ordine di scrittura, ma pubblicato dopo Fatima per questioni di "urgenza".
Infatti, se in Fatima profetizzai alcuni eventi di cronaca contemporanea, sarebbe stato grottesco se questi eventi si fossero verificati con il libro ancora nel cassetto. Dunque feci una scommessa. Che persi :(
La profezia di Fatima non si è (ancora) avverata e dunque a me rimane un secondo-terzo libro pubblicato prima di un terzo-secondo libro.
Dettagli di lana caprina.
Ritornando a Seleka, il libro ritengo abbia una bella storia, intricata e con diversi colpi di scena tra cui il finale in cui tutte le carte si scoprono e ogni tassello va al suo posto.
Per l'ambientazione è stato fatto un grandissimo lavoro di ricerca grazie anche a un mio amico, nativo della Repubblica Centrafricana, con cui abbiamo passato nottate a parlare del suo paese, degli usi, dei costumi, del cibo, della religione.
In quei mesi, ma anche adesso che sto scrivendo, il suo paese è stato attraversato dalle nefandezze di una guerra civile che rischia di incendiare tutto. Addirittura, alcune notti abbiamo dovuto sospendere le nostre sessioni di scambio culturale per via di attacchi improvvisi e letali ai quartieri dove vivevano i suoi cari.
Per fortuna la guerra non è mai entrata luttuosa dentro la sua famiglia ma, capite bene che ogni attacco delle milizie Seleka, a cui seguiva una ritorsione delle truppe Anti-Balaka, era una perenne ricerca dei nomi di morti e feriti.
Ri-ritornando al libro (quante digressioni...), nell'esigenza di manifestare la mia insofferenza alle regole, in questo caso narrative, ho un po' stracciato il patto tacito tra narratore e lettore, ricostruendo protagonisti e antagonisti durante lo svolgimento delle azioni.
Spero che il lettore non ne rimanga spaesato ma che, anzi, riesca a trovare una chiave di interpretazione soddisfacente.
In fondo la scrittura è fantasia e inventiva. E dunque, concedetemi qualche piccola libertà.
Per il resto ... buona lettura e arrivederci alla prossima avventura narrativa o reale.
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