inserita il 08/06/2013 - da: LUCA SCIACCHITANO
Ho sempre avuto difficoltà a capire le persone che hanno una fede cieca in un'ideologia o in una visione delle cose.
Ho sempre guardato con perplessità quelle persone disposte a (s)vendere la propria personlità (la propria anima) alla fedeltà per il gruppo, spesso politico, a cui appartengono.
Voglio dire... sono ovviamente delle scelte personali. Delle priorità alle quali ciascuno di noi decide di aderire ed ogni scelta porta ovviamente con se dei benefici e degli aspetti negativi.
Affidarsi fedelmente al gruppo comporta la protezione ed il sostegno del gruppo, ma anche a volte dover difendere tesi che sappiamo indifendibile e quindi perdere credibilità.
Essere elementi pensanti e critici invece comporta la possibilità di poter guardare in faccia la realtà e commentarla senza vincoli, ma di contro porta con se il fatto di avere amicizie variabili a seconda dei ragionamenti contingenti fatti sulle azioni di questo o quel gruppo sociale.
Questo perchè molti si riempiono la bocca di paroloni come "libertà di parola" ma pochi in realtà sono disposti ad ascoltare, con serenità e spirito critico, ragionamenti che non combaciano con il proprio modo di pensare.
Personalmente penso che l'ideologia sia il cimitero del pensiero libero in quanto ogni ragionamento va contestualizzato nei tempi e nei luoghi.
Ipotizziamo un'ideologia che ipotizzi che l'acqua è fonte di vita ed è la cosa più importante del mondo. Possiamo tutti concordare anzi... credo che potremmo tutti affermare che questa affermazione non possa essere smentita da nessuno.
Ipotizziamo adesso un gruppo di persone che vivano su un'isola deserta attraversata da un fiume di acqua pulitissima, ma con scarsissimo cibo. Questo gruppo, affamato ma sazio d'acqua, potrà mai sposare l'ideologia esposta sopra come veritiera?
Eppure l'ideologia dell'acqua come bene primario sembrava inattaccabile ed universalmente condivisibile. Ma al variare delle condizioni ambientali, ecco che un'ideologia perde di significato anzi... può addirittura diventare falsa.
Per questo credo che i nostri ideali, le nostre ideologie, vadano messe sotto test ogni giorno perchè al mutare degli eventi contingenti, alcune ideologie diventano obsolete, false oppure legate ad un mondo che non esiste più.
E quindi, se questa possibilità esiste, è concreta e, nel futuro, possibile, difendere ciecamente un'idea che sappiamo poter cambiare in qualsiasi momento, al mutare delle condizioni ambientali è un'operazione miope.
Certo, è facile ritagliarsi un'idea, metterla in un cantuccio del proprio cervello e non dovervi ragionare più sopra. E' rassicurante acquisire sia la certezza, sia un gruppo di "amici" che questa certezza sostenga ed alimenti anche contro le evidenze.
Ma è miope.
Ed i sostenitori dell'ideologia, per così dire "scaduta" si ritroverebbero a promulgare e promuovere idee e ragionamenti falsi e non più attuali.
Quindi. La cosa più importante del mondo è l'acqua o il cibo? Priorità ai dipendendi o alle imprese? Gesù o Maometto? Dipende.
Se sei fossi un "imprenditore" - "musulmano" - "che vive nel deserto", quale sarebbe la tua risposta?
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