inserita il 03/06/2013 - da: LUCA SCIACCHITANO
Di ritorno dal mio 4° weekend a Malta h avuto modo di riflettere bene su come intendono il settore turistico nella Repubblica Maltese.
Innanzitutto i politici maltesi hanno capito, a differenza degli italiani, che con il turismo si può vivere. Eccome se si può! E, sempre a differenza dei politici italiani, quelli maltesi hanno chiesto, ottenuto e ... ascoltate bene ... UTILIZZATO(!!!) i fondi Europei destinati allo sviluppo.
Non credo di esagerare se affermo che probabilmente metà Malta è stata (ri)costruita grazie ai fondi europei per lo sviluppo.
Non è raro infatti, visitando qualche attrazione turistica, imbattersi nel classico cartello "comunità europea, progetto finanziato con i fondi XXX o YYY".
L'opera che sicuramente ha solleticato la mia intelligenza è stato un cinema 5D presso la Valletta che racconta la storia di Malta tra spruzzi d'acqua, folate di vento, effetti 3D e seggiolini che si muovono. Il tutto finanziato con fondi europei.
Malta è sicuramente una località che ha visto passare la storia dalle sue coste, ma non ha nulla da insegnare, per esempio, alla provincia di Trapani anzi... A volte, durante il tour dell'isola, sembrava che i maltesi avessero volutamente esagerato le proprie particolarità per poter dare qualcosa ai turisti da fare vedere.
Curiosa è stata la tappa davanti ad una pianta di fico d'india con l'audio guida che spiegava ai turisti che il frutto veniva mangiato e che le foglie contenevano spine.
Prendendo quindi vere caratteristiche storico/turistiche e mischiandole alla loro quotidianeità (che ovviamente è diversa dalla quotidianeità di un tedesco e quindi per questo motivo "esotica"), i maltesi non fanno altro che raccontare se stessi e la loro, tutto sommato, breve storia.
Attenzione. Non voglio dire che Malta non abbia storia o monumenti, ma, a mio avviso, sono in quantità (e azzarderei anche qualità) inferiore alla storia che è riscontrabile nella sola provincia di Trapani. Per non parlare del resto dell'Italia: Roma, Venezia, Napoli, Palermo etc.
La differenza fra noi e loro, però, è che loro hanno dovuto ingegnarsi perchè le risorse a loro disposizione erano poche ed hanno cercato di sfruttare quello che avevano al meglio. Noi ci crogioliamo nella falsa certezza di essere la 7° potenza mondiale ed abbiamo sempre trascurato il nostro patrimonio culturale tra i più antichi e ricercati nel mondo.
Alla fine, i maltesi, complici anche leggi sicuramente meno restrittive sui casinò, sulle costruzioni sul demanio, probabilmente una tassazione agevolata sul turismo, sono riusciti a creare un "prodotto Malta" i cui ingredienti tutto sommato non sono sorprendenti ma nell'insieme risulta un prodotto convincente, economico, svagante e curioso.
E così, mentre la regione Sicilia perde treni su treni, restituendo fondi europei per mancanza di utilizzo, Malta spinge la locomotiva al massimo cercando di non perdere neanche un metro verso la concorrenza.
Fondi europei che potrebbero portare alla costruzione di infrastrutture di interesse pubblico che permetterebbero la nascita di nuovi B&B a Trapani e Hotel a San Vito lo Capo e che invece, per inettitudine di chi ci governa, diventano l'ennesima occasione sprecata.
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