LE IDEE ORIGINALI SI SPRECANO (COME L'ACQUA)

inserita il 20/06/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO

Di queste ore una nota su facebook del sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, sul tema dell'acqua.

Dopo tutta una serie di notizie ottimistiche sull'acqua sui lavori che LA REGIONE sta ponendo in essere, il sindaco di erice conclude la sua nota con la valutazione "con i propri Legali di proporre una class action per quanto patito dai cittadini ericini e dalla stessa amministrazione durante questi mesi in termini di danni materiali ed esistenziali."

Purtroppo, personalmente, ormai ho smesso di credere a quello che dice Tranchida.
Basti guardare l'articolo di telesud datato 06/04/2009 (duemilaeNOVE) in cui parlava di "data storica per la comunità ericina" che avrebbe permesso di "superare, una volta e per tutte, i problemi di erogazione idrica" (anno 2009)

Non solo i problemi sono anche peggiori, ma le condutture cambiate nel 2009, sono le stesse che si stanno cambiando in questi giorni in quanto ridotte a colabrodo o sono altre?
Perchè se sono le stesse qui la cosa è parecchio grave!

In ogni caso, mi interessa la sua idea originale di voler fare una class action.
Come nel caso dei lavori di competenza comunale, mi sembra che abbia avuto 5 anni per poter fare la class action (ed i lavori) e non ha mai fatto nè gli uni nè gli altri.
Addirittura sulla class action, questa è una novità assoluta dell'ultima settimana in quanto cercando su google "Erice acqua class action" il nome di Tranchida non appare da nessuna parte, segno che il sindaco non ha mai parlato di class action nel passato.
In compenso appare Luca Sciacchitano con un mio articolo del 2011 quando elaborai appunto l'idea di una class action sul tema dell'acqua.

Adesso l'idea della class action è diventata quella di fare un esposto alla Corte di Giustizia Europea e ci stiamo concretamente muovendo, da un paio di settimane insieme ad altri ragazzi per portare a compimento questa denuncia.


E' curiosa la coincidenza che, in concomitanza con l'uscita pubblica della nostra iniziativa, anche il sindaco di Erice se ne esca con l'idea della class action.
Voglio dire... non è un pensiero comune come "pensa un colore (rosso)".
Si tratta di una class action. L'amministrazione poteva presentare un esposto come parte in causa. Eppure no. Sceglie una "class action".
E la sceglie 3 giorni dopo la nostra manifestazione pubblica di intenzioni.

Tutte casualità ovviamente.
Tranchida già aveva in mente di fare, non una denuncia o un esposto, ma una "class action". E l'idea era talmente segreta che neanche in campagna elettorale ne ha parlato, preferendo spostare l'attenzione sul problema gravissimo del vizio al gioco del candidato Grimaldi.

Ora.... che Tranchida mi legga è abbastanza ovvio visto che addirittura risponde a quello che scrivo.
Che Tranchida non avesse mai parlato pubblicamente di class ation fino a qualche giorno fa è altrettanto evidente facendo una veloce ricerca su Google (Grillo dice che in rete non puoi mentire).
Quindi i fatti sono chiari: Tranchida non ha mai parlato pubblicamente di class action per l'acqua, tranchida mi legge, io ho parlato di class action per l'acqua a novembre.


Qualcuno malizioso, ma non io, potrebbe pensare che Tranchida stia utilizzando idee altrui per proprio tornaconto politico.
Oltretutto, la class action intentata dal comune lascerebbe fuori eventuali responsabilità dello stesso comune con un colpo di mano davvero furbesco.
La nostra iniziativa invece, il ricorso alla Corte di Giustizia Europea, punterebbe ad accertare le colpe a tutti i livelli amministrativi. Anche le colpe di Tranchida se mai dovessero essercene.

Ora mi si dirà: ok, tu hai avuto l'idea di una class action prima e di un ricorso alla Corte Europea successivamente.
Vuoi fatto l'applauso?

No cari signori. Non voglio fatto nessun applauso.
Però mi rode un pò il culo.

E mi rode perchè se vivessimo in un paese meritocratico, io oggi avrei già avuto a mia disposizione i mezzi e le risorse per portare a compimento questo progetto.
Se vivessimo in un paese meritocratico Tranchida avrebbe letto la mia iniziativa, mi avrebbe contattato e mi avrebbe fornito i mezzi per porre in essere questa idea.
Questa e tantissime altre!

Così, una persona con le idee viene messa in condizione di metterle in pratica e quelli senza idee se ne ritornano a casa visto che l'amministrazione ha bisogno di gente sveglia e con buone idee.


In Italia invece ci tocca faticare il doppio.
La prima volta per cercare di fare valere i ostri diritti.
E la seconda volta per fare capire alle persone che se ci troviamo in questa situazione (per esempio sul tema dell'acqua) è proprio perchè non si è mai guardato al merito ma si è sempre seguito i comunicati stampa dimenticandosi di come si sono svolti in realtà i fatti negli ultimi anni.

Ma noi andiamo avanti lo stesso.
Parte della documentazione è stata stampata.
Altra verrà prodotta in questi giorni.
E il tutto concorrerà come prove documentali nel ricorso che presenteremo: con o senza l'appoggio delle amministrazioni, a mio avviso, co-ree della situazione in cui ci troviamo.

I comunicati di Tranchida e degli altri politici, da 50 anni lasciano sia il tempo che trovano sia i rubinetti a secco.

 

 

 

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