inserita il 22/03/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO
Abituati nei loro recinti partitici, dove l'obbligo è quello di difendere sempre e ad oltranza qualsiasi cosa dica o faccia la propria dirigenza, facendo rete e sollecitando gli attivisti a prendere posizioni, anche contro la propria volontà. E gli attivisti stessi, proni a ratificare qualsiasi chiamata alle armi che il/la "padrone/a" imponga loro.
Questa è l'essenza dell'essere politicanti. Salvo poi accorgersi di aver avallato posizioni assurde che nessuno sano di mente avallerebbe. Eppure succede questo in questa campagna elettorale acida.
Succede che tra qualche mese si vota per decidere il futuro della mia città e i candidati sindaci, invece di parlare di cose piccole ma concrete come per esempio la spazzatura in mezzo lo strade, le cacche di cane per terra (perchè no?), i parcheggi in doppia fila, gli schiamazzi notturni, l'acqua che manca... ebbene questi candidati, totalmente avulsi dalla realtà, si mettano a volare sopra i tetti attorno le antiche agorà nelle democrazie greche tirando in ballo temi talmente slegati dalla realtà in cui vivono, tanto da diventare grottesche parodie di loro stessi.
E, attorniati da una folla di sbandieratori, in tutto e per tutto simile agli ultras delle squadre di calcio, si crea una cacofonia del nulla dove le poche voci sensate faticano a venir fuori, anzi, se lo fanno devono farlo in silenzio e con discrezione per non essere a loro volta aggredite da questi esagitati della curva sud o nord (a seconda dei casi).
E poi ci sono quelli... Quelli che fino a 3 giorni fa, quando hanno stampato i santini, nessuno ha memoria di loro battaglie per la città e, finita la campagna elettorale, nessuno incapperà in loro improbabili future battaglie per la città. Quelli che adesso sono diventati i salvatori della patria. Quelli che magari sono in lista perchè costretti dal proprio partito che, senza di loro, non avrebbe nemmeno potuto presentare la lista ed adesso si ergono a moralizzatori, per esempio di chi la faccia ce la mette ogni giorno e continuerà a metterla anche quando la LORO campagna elettorale sarà finita.
Perchè... parliamoci chiaro... ma qualcuno è veramente convinto che tra i 4000 (cifra di previsione n.d.r.) partecipanti al concorso "amministrative 2012" vinceranno il televoto i più capaci, quelli con le idee migliori, quelli più onesti e, in una parola, la "creme" degli amministratori trapanesi? Con 4000 candidati qualsiasi idea, qualsiasi merito, qualsiasi progetto si perde in una melma di aspiranti stipendiati all'interno dei quali vinceranno quelli con le famiglie più grandi e/o con più amici. Quelli con tanti zii e cugini oppure quelli con l'azienda con tanti dipendenti che voteranno a prescindere dalle idee, dai progetti, dalle volontà: voteranno "l'amico".
Si potrebbe cercare di fare leva sulle persone di buonsenso per fargli capire che bisogna sposare i progetti e le idee e non gli slogan vuoti e le cose irrealizzabili? Si potrebbe chiedere agli elettori di iniziare a porre domande ai candidati e di valutare la bontà del progetto politico (per esempio io non farei mai smontare un lavandino ad uno che non sa distinguere una chiave a pappagallo da un cacciavite). Si potrebbe chiedere agli elettori di riflettere sul fatto che stanno giocando con il loro futuro e, seppur simpaticissimo l'amico, fargli capire che non è adatto a governare o a consigliare se, per esempio, non sa dove scarica la spazzatura il comune di trapani o da dove attinge l'acqua.
Se non lo sa... ma che si candida a fare? Lui prende lo stipendio, ma voi avrete 5 anni di ignoranza al governo della VOSTRA città e del VOSTRO futuro.
Si potrebbe cercare di parlare agli elettori per fargli capire questo ed altro. Si potrebbe... ma sono tutti impegnati a fare l'applauso al loro amico/a (candidato/a) che ha appena fatto un rutto.
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