inserita il 29/12/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
In questi giorni sono stati diffusi i dati forniti dagli info-point del comune di Trapani relativamente alle loro rilevazioni sulla stagione turistica 2011.
Il quadro che emerge dalle rilevazioni degli infopoint (benchè viziati da alcune discriminanti), ci dicono che c'è stato un calo del 10% delle presenze turistiche (delle rilevazioni presso gli infopoint) sulla CITTA' di Trapani. Calo che è stato più marcato per quanto riguarda le presenze provenienti dall'aeroporto che sono state compensate dalle presenze dei crocieristi.
parlavo prima di vizi nella raccolta dei dati. Intanto perchè gli info-point che hanno raccolto i dati sono 2: quello di palazzo Cavarretta e quello alla Casina delle Palme. Per quello che so io, l'infopoint della Casina delle Palme è stato per la maggior parte del tempo chiuso e veniva reso operativo solo in concomitanza con l'arrivo delle navi da crociera. E' pertanto logico pensare che non abbia raccolto nessun dato nei giorni in cui non c'erano crocieristi presso il centro storico. Alla stessa maniera, è logico ritenere che il dato vedrà una presenza abnormale di crocieristi (tutti concentrati nel giorno di apertura dell'info point) che non di altri turisti (spamati in maniera più o meno eguale durante tutto l'arco della settimana).
Questo vizio emerge chiaramente se raffrontiamo l'identikit del turista medio rilasciato quest'anno con quello rilasciato l'anno scorso dagli stessi info point. Infatti quest'anno abbiamo il ritratto del tipico crocierista: 50 ed i 70 anni (in gran parte si tratta di croceristi come specificato dagli stessi info point).
L'anno scorso però il ritratto del turista tipico che visitava Trapani sempre secondo i dati 2010 forniti dagli stessi info point, era adulto (tra i 35 ed i 50 anni), viaggiava in coppia ed ha utilizzato per raggiungere Trapani voli low cost (il 77 per cento del campione). Questi dati quindi ci mostrano solo una faccia della medaglia ed anche molto confusa.
Secondo me non è questo il modo di affrontare la questione turistica e di stilare delle statistiche chiare che possano aiutare gli amministratori e gli addetti ai lavori a migliorare la propria offerta turistica. Secondo me bisognerebbe coinvolgere le strutture ricettive e fornire loro dei brevi questionari da dare ai clienti da compilare. Infatti, noi dobbiamo cercare di capire cosa vuole e cosa non vuole il turista e capire anche chi è, da dove arriva e come è arrivato.
Non è piazzando un infopoint in una specifica zona della città che scopriremo questi dati, ma, anzi, avremo dei dati confusi e viziati.
Non a caso, i dati della Provincia dicono che invece si è registrato un aumento delle visite IN PROVINCIA Non conosco la metodologia statistica utilizzata dalla Provincia Regionale di Trapani, ma sono abbastanza sicuro che c'è stato un calo delle presenze turistiche, soprattutto nella zona di Trapani.
Da parte mia, io posso solo fornire un ulteriore tassello al mosaico in base alla mia personale esperienza di fornitore di servizi nel settore turistico.
Partiamo dalle statistiche del mio sito www.aeroportotrapani.com sul quale ho registrato un calo di visite di circa il 20% rispetto allo scorso anno. Tale calo è sicuramente dovuto sia alla percezione della guerra da parte degli turisti, sia dalla riduzione del numero dei voli che hanno causato un calo fisiologico dei visitatori.
Ma non è andata male per tutti alla stessa maniera. Infatti, se compariamo i volumi di ricerca Google 2010 con i volumi di ricerca 2011 otteniamo un calo delle ricerche con tutte le seguenti parole chiave (la linea blu è il 2010, la linea rossa è il 2011): Hotel Trapani (clicca per vedere il grafico) B&B Trapani (clicca per vedere il grafico) Aeroporto Trapani (clicca per vedere il grafico) Ma il calo più vistoso è sulla ricerca Trapani Airport (clicca per vedere il grafico) ovvero nelle ricerche da parte degli stranieri anglofoni e tedeschi con flughafen trapani
Quindi, se le ricerche relative a Trapani hanno subito un calo, non si può dire lo stesso per altre località come San Vito lo Capo (clicca per il grafico) e per Favignana (clicca per il grafico). Quest'ultima, addirittura partendo in difetto rispetto allo scorso anno e facendo addirittura un balzo in avanti in Agosto.
Non dimentichiamo che nel 2011 San Vito Lo Capo è stata nominata migliore spiaggia d'Italia dagli utenti di Trip Advisor e che entrambe, Favignana e San Vito, sono in prima linea nell'autopromozione turistica ed i risultati, infatti si vedono.
Quindi, se Trapani perde consensi, in favore delle più attive San Vito lo Capo e Favignana, non si può solo additare la guerra in Libia, altrimenti i risultati avrebbero dovuto essere deficitari per tutte le località della provincia. Quello che mi viene da pensare è che San Vito lo Capo e Favignana (complice anche l'innata bellezza paesagistica), abbiano saputo promuovere meglio il proprio "prodotto territorio", cosa che Trapani non ha saputo fare costringendo gli operatori turistici a dover pagare pegno.
|