inserita il 06/11/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
Ieri c'è stata la manifestazione del PD a Roma. In tutta onestà, una mossa propagandistica più che un qualcosa di convinto. Infatti la notizia della giornata, e quella che potrebbe fare realmente cambiare le sorti del paese, è quella dei vari peones che si vanno staccando, come meteoriti impazziti dal PdL e che potrebbero, già da martedì prossimo, decretare la fine di questo quindicennio berlusconiano.
Quello che ritorna ciclico, invece, è la costante voglia della sinistra di farsi male da sola. Infatti, Matteo Renzi, membro del PD ed ideatore di un percorso nuovo all'interno dello stesso partito, arrivato alla manifestazione è stato fischiato dai suoi stessi compagni.
Probabilmente colpevole di una sorta di reato di lesa maestà. Onestamente non ho capito tutto l'astio del popolo della sinistra verso Renzi. Non ho capito di quale colpa si sarebbe macchiato. Forse il voler svecchiare una classe politica fra le più anziane d'Europa è una colpa? Forse il mettere nero su bianco un progetto (discutibile ed analizzabile) è una colpa in un paese che va avanti per slogan e leader ma non ha un progetto chiaro per il futuro?
E che la sinistra (ma neanche la destra) non abbia un progetto chiaro per il futuro del paese non lo dico io ma i maggiori osservatori politici italiani. Gli stessi osservatori che si rendono conto che ci voglia un governo nuovo che prenda misure draconiane ed impopolari, ma non volte a dare una direzione al paese, quanto a mettere l'ennesima pezza all'ennesima emergenza italiana.
E Renzi viene fischiato dai suoi. Renzi che viene definito dai suoi "come Berlusconi" perchè lo ha detto l'ex giocatore di calcio Costacurta. Chissà cosa ne pensa anche Gattuso.
Ovvio che dire che Renzi è come Berlusconi è un'offesa all'intelligenza di chi ascolta ed è palesemente una malafede volta a colpire ben altre mancanze. Renzi non è immerso nel conflitto di interessi di Berlusconi, che ne ha plasmato e permeato tutta l'azione politica, da quando è sceso in campo. I due paragoni li può fare, per l'appunto, solo Costacurta...
E la sinistra quindi fischia se stessa. Ad un passo dalla vittoria, la sinistra inizia già a dividersi e ad accoltellarsi come profeticamente ci raccontava il memorabile Bertinotti-Guzzanti (nella sezione video, a sinistra) l'anno scorso in teatro.
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