inserita il 02/10/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
Ieri leggo con perplessità il comunicato che l'assessore al turismo della provincia di Trapani, Cettina Spataro, ha fatto per tranquillizzare gli operatori relativamente alla questione dell'aeroporto.
Faccio una premessa per sottolineare la natura non ideologica o politica delle mie riflessioni. La Spataro e Turano (insieme al senatore d'Alì) sono stati gli artefici materiali di una politica efficace improntata allo sviluppo turistico della provincia di Trapani. Bisogna riconoscergli il merito di aver perseguito e portato avanti i loro propositi e di aver portato benefici indubbi, soprattutto se paragonati alla precedente gestione. Certo, si poteva fare meglio. Certo, lo sviluppo è stato incentrato sui piaceri di D'Alì (le regate) che non hanno un appeal nazional popolare.
Se stiamo a parlare di aeroporto è infatti perchè il trio D'Alì-Turano-Spataro hanno reso possibile parlare di questo.
Fatta questa doverosa premessa, però devo commentare il tentativo di Cettina (non me ne voglia se mi prendo la confidenza) di rassicurare gli operatori.
Innanzitutto ho le mie forti perplessità su un comunicato stampa fatto da un assessore al turismo, rivolto agli operatori turistici dove si scrive "incaming" invece che "incoming" e che, nello stesso articolo scriva anche "trand" invece che "trend".
Non voglio fare polemica sul nulla, anche perchè l'oggetto del contedere in tutta questa situazione è ben altro però, diverte ed allo stesso tempo inquieta facendo chiedere "ma in che mani è il turismo della provincia di Trapani"? Per fortuna i fatti (fino ad oggi) hanno contato più di questi piccoli scivoloni quindi ipotizziamo un "refuso" informatico ed andiamo avanti.
Il comunicato serve a molti scopi, ma non a chiarire la questione delle piazzole in mano ai militari.
Infatti Cettina scrive "Purtroppo pero' mi rendo conto ogni giorno di più , di quanto in generale ci si specializzi nell'arte di " spostare l'attenzione dai veri problemi a problemi secondari " ma poi, invece che affrontare la questione delle piazzole (che è il concreto problema, a quanto ha detto Salvatore Ombra), sposta l'attenzione sull'aeroporto di Comiso e la Regione (che peraltro ha promesso 2 milioni di euro come ristoro quindi non è che si disinteressi propriamente alla questione).
I punti su cui la Spataro non si sofferma e che dovrebbero essere affrontati sono 2: 1) La promessa non mantenuta di Antonio D'Alì ed il ministro La Russa a liberare l'aeroporto entro il 30 settembre; 2) La questione delle piazzole sollevata da Salvatore Ombra.
Sul punto 1... signori... siamo umani. Si sbaglia! Capita! A volte abbiamo informazioni sbagliate, a volte abbiamo informazioni giuste ma che mutano dopo averle elaborate. Il Senatore D'Alì ha sbagliato seguendo l'andazzo ormai consolidato della politica di vendersi la pelle dell'orso prima di averlo catturato. Di La Russa non mi aspettavo niente perchè a mio personalissimo avviso, non c'era niente da aspettarsi da questa persona. Dal senatore mi aspettavo qualcosina in più, se non altro perchè è di questo territorio e perchè molto probabilmente con la prossima legge elettorale si metteranno i nomi sulle schede. E il senatore, come affermato da me pubblicamente più volte, è una risorsa per il territorio. Ma è una risorsa se porta a casa i risultati per il territorio, altrimenti è uno dei tanti politici in giro per manifestazioni e convegni con la testa alle prossime elezioni. Il punto è che tutta la città (tranne quelli obnubilati dalla magnificenza di Papi Silvio e quindi di riflesso, da tutto ciò che entra nel cerchio magico del Pdl) sanno che il senatore è scivolato.
Anzi, gli offro pure la sponda ... suvvia...
E' caduto nella trappola che La Russa gli ha teso affermando che il 30/09 l'aeroporto sarebbe stato sgomberato come deliberato dal parlamento.
Cosa mi aspetterei io cittadino dal senatore e dal suo gruppo (Cettina compresa)? Una presa di posizione dignitosa del tipo "Scusateci, abbiamo commesso una leggerezza. La NATO ha prorogato la missione dopo la nostra promessa e noi non abbiamo potuto intervenire. Adesso vediamo cosa si può fare".
Quello a cui abbiamo assistito invece è uno scaricabarile sconcertante, rimarcato ancora una volta dalla Spataro.
Infatti è assurdo dire che i voli invernali sono sottodimensionati perchè sono gli stessi dell'anno scorso (qualcuno in più) e perchè nella provincia di Trapani, località balneare, in inverno non viene nessuno.
La Spataro parla di destagionalizzazione? Bene, prima LORO mettano in campo le strategie di destagionalizzazione, e solo dopo ci si lamenti dell'esiguo numero di voli invernali.
E quindi andiamo subito alla questione più pressante manifestata da Ombra (colui che secondo la Spataro, dovrebbe farsi i fatti suoi, se si legge fra le righe del comunicato): le piazzole occupate.
Insomma: queste piazzole sono necessarie o no per la programmazione estiva? Questo è il punto più importante che non viene affrontato nel comunicato della Spataro.
Ci parli della stagione estiva, perchè quella ci interessa. Non un improbabile sovradimensionamento della stagione invernale per fare volare aeromobili vuoti!
Ci parli della stagione estiva ed il suo rapporto con le piazzole occupate dai militari. Ombra dice il vero quando afferma che ha difficoltà a programmare la stagione estiva senza la certezza delle piazzole o esagera? E se è come dice Ombra, cosa stanno facendo a riguardo tutti quei nomi elencati pomposamente dalla Spataro all'inizio del suo articolo?
Inoltre, visto che la difesa ha operato con troppa superficialità sul nostro territorio trattandoci come imbecilli con 2 promesse ed una bottiglia di champagne (pagata anch'essa con i soldi dei contribuenti), è possibile che si adoperi per liberare la piazzola, come richiesto da Ombra? E' possibile che il senatore, preso in giro dal ministro La Russa, lo chiami al telefono facendogli presente la necessità di liberare per lo meno una piazzola e che si faccia (se è possibile) delegare dal ministero per coordinare questa operazione presso il comando militare di Birgi?
Perchè se è così, ecco che mi si conferma che il senatore è una risorsa per il territorio. Altrimenti che facciamo? Le passerelle con i soldi dei contribuenti?
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