inserita il 14/09/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
Prendo a spunto questo articolo della gazzetta trapanese dal titolo Rione Cappuccinelli, appello del sindaco Fazio per fare il punto su una questione di cui pochi parlano e quando ne parlano lo fanno con la leggerezza del bar e del "non ci sono più le mezze stagioni".
Scevro da qualsiasi apprezzamento di natura politica, e spinto da questioni più pratiche, vorrei porre l'accento sulla complessità delle cause che producono i disagi all'interno di una città.
Infatti molti non riescono a fare un doveroso distinguo fra le responsabilità delle amministrazioni (e di quali amministrazioni: comunali, provinciali, regionali, nazionali) e le responsabilità dei cittadini.
Faccio un esempio: la pulizia della città.
Spesso, parlando con amici e conoscenti, li sento lamentarsi del fatto che la città è sporca e la colpa, immancabilmente, ricade sul sindaco.
Il classico esempio sono le deiezioni animali sui marciapiedi. Indubbiamente una parte di queste sarà opera dei cani randagi e quindi colpa dell'amministrazione che non è in grado di tenere sotto controllo questo fenomeno. Indubbiamente la polizia municipale, pattugliando la sera i quartieri più a rischio potrebbe fare applicare le ordinanze sindacali che obbligano i padroni degli animali a munirsi di paletta e sacchetto. Però il punto è proprio questo: l'ordinanza sindacale esiste e non credo che il sindaco, con la sua muta di cani, si diverta ogni sera a girare per la città facendo "scacazzare" il suo branco in tutti i quartieri di Trapani.
Allora mi si dica che l'amministrazione è colpevole di non aver un servizi "pulisci cacche" che ogni mattina ripulisce le strade dalle scorrerie serali dei cani e dei loro padroni. Oppure si accetti UNA realtà (non l'unica e non la definitiva, ma UNA delle cause del malessere cittadino): alcuni (forse anche troppi) cittadini non sono civili e trattano la propria città come una discarica.
Apro una parentesi per raccontarvi il mio stupore quando, durante i miei viaggi in Inghiterra, presso i parenti di mia moglie, noto che ci sono cartelli ovunque. "Chiudere il cancello", "Vietato sporcare la città", "Non calpestare l'aiuola" etc. Ed effettivamente, la gente chiude il cancello, non sporca la città e non calpesta le aiuole.
Per carità, non voglio mica dire che sia il cartello a far sì che la gente chiuda o lasci aperto il cancello. Però è sicuro che la cosa aiuta. Se non altro per i distratti e quelli che hanno sempre la scusa pronta, sia per giustificare i propri comportamenti scorretti, ma anche per dare giustificazione a tutti quelli che vorrebbero poter dire qualcosa per frenare questi comportamenti ma non hanno una "pezza d'appoggio".
Nel caso dei "regali" dei cani alla popolazione, per esempio, oltre a cartelli fissi sparsi per la città in cui c'è scritto "I proprietari di animali devono portare paletta e sacchetto come da ordinanza numero XYZ. I trasgressori saranno sanzionati etc. etc", oltre a far pattugliare i vigili urbani con più zelo... Ebbene, oltre a questo, si potrebbe realizzare una campagna di comunicazione per i cittadini a 360° sul rispetto per la propria città con tematiche tipo "lo faresti nel salotto di casa tua?" oppure "Se paghi tante tasse è perchè mi tocca ricostruirlo ogni mese" (con la foto di un oggetto comunale vandalizzato). Insomma, un rapporto fra istituzioni e cittadino che non guardi solo le altrui colpe, ma che cerchi anche di capire le cause delle colpe e cerchi una soluzione, anche didattica, a tali colpe.
Per esempio, non so se il nostro ordinamento lo preveda, ma si potrebbero indire corsi di educazione civica volti alla comprensione del significato di "bene comune" (ovvero un bene che appartiene anche al vandalo o al cittadino incivile). Corsi di qualche giorno ai quali vengono obbligati i "colpevoli" di determinati comportamenti leggeri contro il patrimonio dandogli la scelta: o paghi la multa oppure ti segui questi 3-4 giorni di corso. (ovviamente non applicandolo ai recidivi). Perchè credo che, nel lungo periodo potrebbe essere più conveniente educare i cittadini piuttosto che raccattare quei quattro euro di multa ad ogni infrazione.
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