inserita il 28/06/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
Questa lettera è stata inviata dal sindaco Tranchida al presidente della Regione Lombardo.
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Adesso ci siamo proprio rotti le scatole,
glieLo dico senza remore per il mancato rispetto, a tutela e diversamente per rispetto dei miei cittadini e di tutti i cittadini del territorio vittime dell’incapacità di una Regione (oggi la SUA !!!) di garantire l’acqua pubblica nelle case della gente.
Per Lei saperlo, il dissalatore di Trapani, che per molti Comuni del trapanese e di tutto l’ex agro ericino è di fatto l’unica fonte di approvvigionamento idrico, un giorno si e un giorno sempre è fermo!!!
Vuoi per le microinterruzioni di energia elettrica (sic!!!), vuoi perché è ormai datato ed obsoleto … e per fortuna che a gestirlo ci stà la partecipata SiciliAcque, diversamente dall’EAS (che l’Assessore Armao vorrebbe resuscitare … cose da pazzi!!!).
Aggiungo che il Suo Governo, ben 3 anni or sono, ha riconosciuto e dichiarato la condizione di emergenza idrica del mio Comune a causa della vetustà della condotta idrica, richiedendo i finanziamenti alla Protezione Civile Nazionale che di rimando Le rispose d’intervenire con i fondi ordinari assegnati alla Sicilia. Dopo un piccolo intervento come Protezione Civile Regionale di 200.000 euro, è dallo scorso anno che aspettiamo il finanziamento di 800.000 euro deliberato dall’ARS nella tab. H a fronte di oltre 1.000.000 di euro necessari per metterci una pezza, come certificato dagli Uffici della P.C. reg.le di cui Ella è il titolare!!! Ed inoltre, vantiamo un credito/contenzioso con l’EAS per interventi sostitutivi nella manutenzione alla condotta idrica dallo stesso Ente gestita di circa 1,5 milioni di euro, oltre che la mancata restituzione dei canoni fognari. Siamo al paradosso: finanziamo l’EAS, per non usare altri termini che mi porterebbero ad essere denunciato per calunnia… pur dicendo il vero!!!
Paradosso senza fine nel non comprendere come mai, invece di commissariare l’inadempiente Ato idrico provinciale (ancora senza gestore) e tentare di mettere a disposizione dell’ammodernamento del dissalatore e dei Comuni necessitati (DIVERSAMENTE IMPOSSIBILITATI AD ACCEDERE ALLE PROVVIDENZE FINANZIARIE) i fondi europei disponibili, per buona parte di già persi con la precedente Agenda 2000, non si attiva con un’azione commissariale puntuale e determinata.
Le dirò la verità, dalle mie parti – e credo anche in Prefettura – si rimpiange in materia d’interventi straordinari sul sistema idrico (per la verità di fronte a un ORDINARIO DRAMMA QUOTIDIANO) l’operato di un Generale dei Carabinieri, allora nominato dal Suo predecessore. Oggi è peggio che andar di notte. Altro che “trasparenza”, i padroncini dell’acqua rischiano di diventare EROI!!!
Sono stanco di salire e scendere da Palermo per dire queste cose a destra e a manca.
Mi aspetto, ci aspettiamo, se un Governo c’è (e stavolta non mi risulta sia colpa di Berlusconi e dei fatidici fondi FAS) che si dia una mossa e risolva almeno un problema vitale: l’acqua, pubblica, nelle case della Gente! Quella che viene negata alla mia gente e ai siciliani ericini e trapanesi.
Nell’attesa d’incontrarLa, ma ad Erice, a Trapani, dove l’acqua manca, ma non manca l’incazzatura nera dei cittadini, turisti e visitatori, ai quali cominciamo a chiedere di scriverLe “Presidenza della Regione Siciliana – Piazza Indipendenza 21 – 90129 Palermo, fare e-mail: segreteriagabinetto@regione.sicilia.it; fare telefonate ai Suoi uffici di Segreteria/Gab.: tel. 091.7075281 – 7075393; fax 091.7075199.
Chissà che si decida a intervenire e dimostrare che qualcosa in Sicilia cambi, e non si continui a fare “comu u curdaru…”.
Il Sindaco (Giacomo Tranchida)
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