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inserita il 24/05/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
Si tratta del portale www.turismo.trapani.it
Presentato in pompa magna alla BIT di Milano passa inosservato per qualche mesetto.
Probabilmente, visto lo scarso interesse suscitato verso il progetto, la provincia lo rilancia qualche giorno fa tramite una riunione che, a quanto si legge dall'articolo, ha coinvolto i soli politici ("Sindaci e gli Assessori al Turismo dei Comuni della Provincia").
E, ovviamente una cosa simile non può passare inosservata. Ed infatti su facebook, ieri sera vengo informato da una mia amica archeologa, Rosaria Bonello, che il sito presenta alcune imperfezioni e mancanze tali da renderlo di fatto fuorviante per il turista.
E si scatena la caccia all'errore su facebook per esempio nella completezza delle descrizioni delle bellezze locali. Con perle come questa oppure questa.
Monumenti inseriti nella sezione archeologia che archeologia non sono come i RUDERI CASA SANCETTA dove si dice che nel 1957 avvenne la lacrimazione di un capezzale di gesso (!!!)
Di contro, se da una parte abbiamo la miracolosa lacrimazione del gesso, dall'altra, a Erice, manca il castello di Venere, la torretta Pepoli, i giardini del Balio, la chiesa Madre, il quartiere Spagnolo etc.
Questi sono solo alcuni degli esempi, ma molti ne spunteranno nella pagina facebook del progetto
Dal punto di vista tecnico, non va certamente meglio.
Intanto perchè il portale, lungi dall'aver uno studio di ottimizzazione chiama la sua home page semplicemente "home" invece che un più pratico (per le ricerche) "portale turistico Provincia Trapani" oppure qualcosa come "Turismo in Provincia di Trapani" etc.
Anche il meta tag "descrizione" è scarno e poco efficace: meta name="description" content="Scopri la Provincia di Trapani!" Con un bel punto esclamativo, nel caso il turista avesse qualche dubbio!
Altre pecche tecniche: nella home page, cliccando su archeologia, sulla sinistra compare l'elenco dei comuni. Tale elenco si ferma a San Vito lo Capo... Santa Ninfa, Trapani, Valderice e Vita ce perdiamo per la strada...
Non va meglio nella questione delle lingue dove il portale, nella migliore delle ipotesi non è stato tradotto. Nella peggiore (come nel caso delle lingue francese, tedesco e spagnolo) non è stato nemmeno configurato nei menù in alto.
Se a questo aggiungiamo tempi di caricamento biblici, non possiamo che restare sorpresi di come la Provincia possa spendere soldi per progetti così mal realizzati.
Eppure esistono tanti portali turistici di operatori residenti nella provincia di Trapani già fatti e finiti che avrebbero solo bisogno di essere promossi ed incentivati. sanvitoweb, hotel-trapani, egadiweb, viveretrapani, turismotrapani etc.
Portali efficaci, che lavorano bene. Certo, non così ambiziosi come quello che la provincia voleva creare, ma di sicuro efficaci e che generano lavoro, prenotazioni, interesse.
La Provincia poteva dare gli stessi soldi che ha utilizzato per realizzare quel portale ai vari operatori dividendoli sulla base delle visite per ciascun portale.
In questa maniera, con quei soldi, gli operatori avrebbero potuto promuovere (per esempio tramite google adwords o con inserzioni pubblicitarie) le proprie attività generando beneficio per tutti:
1) Per la provincia che risparmiava sicuramente soldi e non si imbarcava in un progetto che, alla lunga, se messo a regime, avrà sicuramente un costo di gestione. 2) Per i proprietari di portali turistici che avrebbero potuto incrementare le proprie visite e quindi i propri guadagni 3) Per il territorio che sarebbe stato promosso su più fronti, da più iniziative diverse 4) Per gli operatori turistici che, a fronte dell'aumento di visite dei portali in cui erano iscritti, avrebbero avuto più visite, più turisti, più prenotazioni.
Invece, come al solito, la politica si riunisce insieme ad altri politici e, tagliando fuori gli operatori di settori, inventano l'acqua calda con il solo problema che, come al solito, l'acqua viene fuori tiepida.
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