RIMOZIONE ALGHE. SI AVVICINA L'ESTATE.

news inserita il 30/04/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO

Leggo sul Giornale di Sicilia di oggi che il comune di Trapani ha già provveduto a pianificare la sistemazione delle località balneari del territorio comunale.

Nello specifico si tratta della rimozione delle alghe da Marausa Lido e dalla litoranea della città, oltre che del ripascimento sabbioso delle spiagge del solo territorio urbano di Trapani (zona Piazza Vittorio).

E, sempre nell'articolo, leggo che le alghe quest'anno verrano probabilmente stoccate, per la durata del periodo turistico, presso la discarica di borranea, in apposita vasca, proprio per risparmiare quegli 8.000 euro che l'anno scorso si sono spesi per posizionare le alghe in un terreno privato, pagando "l'affitto".

Piccola parentesi: l'esigenza di togliere le alghe durante l'estate e rimetterle a posto durante l'iverno nasce da una di quelle leggine regionali incomprensibili che prevede, appunto, che le "banquette" di posidonia spiaggiata debbano essere posizionate di nuovo a fine stagione per prevenire l'erosione.

E io faccio un applauso all'amministrazione Fazio e all'assessore al turismo per due motivi.

1) Perchè quest'anno si muovono in tempo rispetto agli anni passati, dove sono intervenuti solo a seguito di ripetute sollecitazioni degli abitanti (mi riferisco, nello specifico a Marausa). Quindi se l'anno scorso si meritavano una tirata d'orecchi, quest'anno non posso che complimentarmi per la tempestività.
Con una raccomandazione però. Che non basta pulire tutto a maggio se poi non si mantiene il decoro nei mesi successivi. Ma non credo di dover dare lezioni a nessuno.
2) Perchè utilizzando le risorse comunali per conservare la posidonia (mi riferisco alle aree identificate presso la discarica) il comune riuscirà a risparmniare dei soldi, che non fa mai male in questi tempi di crisi.
Magari con quegli 8.000 euro risparmiati riescono a fare una bella manifestazione a Marausa Lido durante l'estate.

E, già che ci siamo, mi auto-segnalo un promemoria: l'amministrazione ha incaricato la "Trapani Servizi" di ripristinare la sabbia presso il lungomare.
E questo è un altro tassello nel puzzle di ciò che si può fare in questa città e di ciò che non si può fare.

Nel mio puzzle quindi, tra le cose che si possono fare c'è di creare dei frangiflutti in pietra in linea (molto probabilmente) con le normative che regolamentano la gestione delle correnti marine ed ecosistemi di costa.
Sempre nel mio puzzle, oltre a poter creare frangiflutti, l'ammnistrazione è in grado di mettere in atto opere di ripascimento del litorale a seguito di erosione da parte delle maree e delle correnti.

Tutto questo viene fatto nella zona urbana del comune.
E quindi, alle "cassandre" ed ai profeti del "non si può fare e moriremo tutti!" potrebbe far piacere sapere che se si fa a Trapani, si può fare anche Marausa Lido.

E in questa maniera entrare nell'ottica di creare una zona, sotto il comune di Trapani, ad alto afflusso turistico.
Con tutto quello che ne consegue in termini di occupazione, benessere, rivalutazione immobiliare e perchè no... ritorno di immagine politico, per esempio, per un aspirante sindaco (di destra o di sinistra che sia) che volesse sposare questa prospettiva.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
privacy

powered by First Web - segnalato su www.viveretrapani.it