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inserita il 20/03/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
Il Comune di Erice ha denunciato Natale Salvo per lesioni all'immagine del Comune stesso chiedendo un risarcimento di 200.000 euro. Tale denuncia deriva da 2 articoli di AltraTrapani relativi, uno agli auto compattatori acquistati e mai utilizzati e l'altro relativo all'inserimento di un codice Google all'interno del sito del comune di Erice.
Secondo me il sindaco Tranchida sta sbagliando, e sta sbagliando alla grande.
Vero è che Natale Salvo a volte esagera con la propria ironia (molti si ricorderanno il suo "rag. Gioacomino da Fico sindaco pro-tempore" o "Mommo Fazio").
Vero è che Natale Salvo a volte giunge a conclusioni affrettate creando una notizia magari dove la notizia non c'è o dove mancano ulteriori informazioni per poter giungere ad una conclusione.
Vero è che Natale Salvo ha palesemente il dente avvelenato contro l'amministrazione Tranchida e questo lo sanno tutti coloro che lo leggono e che quindi, dalle sue notizie, filtrano sempre un pò di tara.
Ma è altrettanto vero che Natale Salvo, quando gli è stato chiesto di rettificare, ha sempre rettificato. Ed anche questa volta, con ogni probabilità, non avrebbe fatto eccezione.
Vero è che Natale Salvo ha un suo ruolo nella società e questo ruolo è quello necessario del "disturbatore", ovvero di colui che smuove le acque e permette alle persone di discutere di determinati argomenti.
Per esempio, proprio su uno dei 2 argomenti in causa, tempo fa si è dipanata una discussione interessante sul forum di AltraTrapani.
In democrazia funziona infatti così. Persone diverse, con idee ed opinioni diverse si confrontano ed ognuno espone il proprio punto di vista a beneficio loro e di chi ascolta/legge. ognuno poi può trarre le conclusioni che vuole. Ancora meglio se i soggetti direttamente interessati si presentano davanti a tutti e spiegano la propria versione dei fatti: nelle comunità si fa così.
Anche in questo caso, Tranchida avrebbe potuto esporre la propria versione dei fatti ed i cittadini avrebbero potuto trarne le proprie conclusioni.
E non mi si venga a dire che al sindaco di Erice non mancano i mezzi per poter esternare il proprio pensiero!
Qui invece si utilizza un cannone per abbattere una mosca ed il sospetto diventa che il boato possa servire ad intimidire altre mosche come, per esempio, il sottoscritto o altri blogger ed osservatori.
Infatti mi sembra un tantino esagerato far scendere in campo lo Stato, tutta l'amministrazione ericina (quindi tutti i cittadini ed i loro soldi) per far rivalere un presunto diritto verso il cittadino Natale Salvo reo di aver espresso un'opinione. Errata? può darsi, ma pur sempre un'opinione.
E facciamo finta che l'amministrazione, lo Stato, dovesse perdere questa battaglia contro il cittadino Natale Salvo. Questa ipotesi è più che probabile per diversi motivi che non sto qui ad elencare (dalla prescrizione del reato alla difficoltà di provare che danno d'immagine ci fù). Cosa resterebbe? Sicuramente i conti da pagare da parte di tutti i cittadini ericini chiamati in causa come parte lesa in una questione che li riguarda MOLTO marginalmente. Inoltre resterebbe il dubbio che lo Stato, l'amministrazione, abbia cercato di intimidire il cittadino (e quindi di riflesso altri cittadini in posizioni similari) affinchè si stia zitto e non dia troppo fastidio.
Ovviamente non è così, ma si tratterebbe pur sempre di un precedente (avvocato, causa civile, tempo e soldi ... solo per aver espresso un pensiero ed aver dimenticato di mettere una virgola o un "credo possa essere" al posto giusto)
Quindi, anche se avesse potuto essere dalla parte della ragione, il sindaco Tranchida, nel momento in cui chiama in causa l'istituzione che egli rappresenta e (sembrerebbe)la mette contro ad un cittadino chiacchierone per "vendicarsi", passa automaticamente, dalla parte del torto ai miei occhi di osservatore e di persona che, un domani potrebbe avere qualcosa da dire ma potrebbe trattenersi dal dirla.
Più volte ho detto che in democrazia la forma è sostanza. E la forma utilizzata per redimere questa sostanza potrebbe avere l'amaro sapore della censura coattiva.
Risponda quindi Tranchida a Natale Salvo. Risponda sui giornali, risponda sulle televisioni, risponda sul sito di Erice che Vogliamo e su quello del comune. Risponda così come rispondono le persone che non hanno nulla da temere.
Ma non faccia azioni avventate che potrebbero dar adito ad interpretazioni fuorvianti e poco nobili.
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