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inserita il 14/01/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO
Gentile Direttore (vito Manca di TrapaniOk n.d.r.),
mi permetta innanzitutto di farle i complimenti in quanto, in questo periodo pre-elettorale “allargato”, mi sembra che stiate dando voce a diverse campane, anche non necessariamente strettamente politiche nell’ottica di un dibattito ed una crescita culturale e sociale dei cittadini.
Ho letto con interesse gli interventi dell’amico Vento, quello di Leonardo Torre e di tanti altri cittadini, ognuno dei quali focalizzava l’attenzione su diversi punti di vista: tutti importanti, tutti meritevoli di dibattito pubblico.
Mi permetto allora di dare anche un mio punto di vista sulle elezioni prossime venture partendo da un’ottica ancora più pratica rispetto a quelle fin qui messe sul tavolo.
Infatti, se sono lodevoli le dichiarazioni di intenti da parte dei vari aspiranti amministratori, è anche vero che tali dichiarazioni si basano solo intenzioni generiche e non ben articolate in road-maps definite e valutabili.
Infatti è bello e giusto dire “rilanciamo l’economia” se poi non si spiega come.
E’ molto bello e giusto parlare di “far cultura” se poi non si danno dei progetti fattibili da sottoporre al giudizio della popolazione.
Anche “la pace nel mondo” potrebbe essere un bel tema che sicuramente farebbe presa sull’elettorato trapanese ed ericino
Inoltre, e qui entro nel vivo del mio ragionamento, c’è sempre il FORTISSIMO sospetto che la politica sia, per molti aspiranti amministratori, più la prospettiva di uno stipendio quinquennale che non l’amministrazione del bene comune nell’interesse dei cittadini.
Ed allora io propongo di iniziare subito a sgombrare il campo da questo dubbio separando immediatamente il grano dalla pula.
Io propongo che qualsiasi aspirante consigliere comunale (Sindaci ed assessori fanno caso a parte e non rientrano in questo ragionamento) dichiarino fin da ora che rinunceranno a metà del proprio gettone di presenza e lo devolveranno per fini benefici o di pubblica utilità.
Ovvero dichiarino sia di accettare questa condizione se mai dovessero essere eletti, sia l’utilizzo che faranno con quei soldi, ove evitare furbate e creazioni di associazioni di comodo dove il benefattore ed il beneficiario siano la stessa persona.
Ed immediatamente già abbiamo creato il primo filtro: il club del mezzo gettone.
Laddove l’aspirante consigliere fuga, agli occhi dei cittadini, il dubbio che si tratti della solita mangiatoia pubblica e garantendo ai cittadini che tali soldi possano ritornare ai cittadini stessi sotto forma di spettacoli estivi, donazioni per i poveri, soldi per il canile, risorse per pulire le spiagge o i quartieri, iniziative sportive, culturali e teatrali.
E già, la dichiarazione della destinazione di questi soldi, questa informazione alle orecchie dei cittadini potrebbe già suonare come un “programma” del singolo permettendo un ulteriore filtro nella scelta degli oltre 3.000 candidati che ad ogni elezione si presentano come se stringessero in mano il biglietto della lotteria vincente.
Cordiali saluti Luca Sciacchitano
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