LA TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE

news inserita il 03/01/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO

Pubblico nell'area video un contributo inviato da Natale Salvo direttore di Altratrapani.it.

Il video propone immagini di ordinario degrado nel rione San Giuliano di Erice e, velatamente (ma non tanto), Natale Salvo ne addossa le responsabilità al sindaco di Erice, Giacomo Tranchida.

Sulle responsabilità non possiamo che concordare anche se con i dovuti distinguo.
Infatti è vero che la spazzatura non ritirata è compito dell'ATO Terra dei Fenici, è vero che i soldi sono pochi, è vero che la bacchetta magica non esiste.
E' anche vero che Erice non è solo degrado ma ci sono scorci meravigliosi e molto curati, soprattutto la vetta e le zone turistiche.

Ma se c'è degrado, la colpa è delle amministrazioni che non riescono a tamponare e porre un freno a tale degrado.

E prendo spunto dal video per ricordare la teoria delle finestre rotte che ogni buon amministratore dovrebbe conoscere.

Secondo tale teoria, il degrado si stratifica per effetto empatico.
Ovvero se a san Giuliano qualcuno rompe una finestra di un bene comune, se nessuno ripara quella finestra poco dopo anche le altre finestre verranno rotte per emulazione.

Alla stessa maniera, per gli stessi fenomeni empatici, se un'area è particolarmente curata, anche gli abitanti dell'area tenteranno di mantenerla curata il più a lungo possibile.

Non so se vi è mai capitato di buttare una carta a terra a Trapani e quando siete fuori (Milano, Roma) la carta invece ve la mettete in tasca oppure cercate il primo cestino disponibile?
Ebbene, questo è un riflesso della teoria delle finestre rotte.

In definitiva, le amministrazioni dovrebbero stare più attente alle segnalazioni che provengono dal territorio dai cittadini e porre rimedio prima possibile per evitare la spirale nichilista.

E nei territori più a rischio vandalismo, rafforzare gli sforzi di controllo e prevenzione (ronde, guardie etc.) perchè è meglio spendere prima in prevenzione che poi ritrovarsi tutto un quartiere da sistemare di sana pianta.

E nel contempo, un applauso va a Natale Salvo, che come tutti gli attivisti, c'è e si fa vedere.
Non importa se quello che dice ci piace o non ci piace.
L'importante è che le acque siano sempre in movimento.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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