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inserita il 11/12/2010 - da: LUCA SCIACCHITANO
Ieri si è tenuto un incontro tra la Regione Sicilia, rappresentato dall'assessore Chinnici e gli enti locali, rappresentati (non tutti a dire il vero) dai sindaci.
Tra le altre cose, fondamentalmente si ribadisce quello che si sapeva già: soldi non ce ne sono ed i trasferimenti dalla Regione agli enti locali saranno sempre più razionati.
Eppure per fare girare una città o un comune, quei soldi servono, soprattutto dopo l'ammanco generato dall'abolizione dell'ICI prima casa.
Le strisce blu, oltre che nell'ambito di un piano di riduzione delle emissioni e della congestione del traffico (motivazioni nobili e belle ma secondo me secondarie), mira a far si che il comune possa fare cassa e riprendersi parte dei soldi che gli sono stati sottratti.
Ora io cittadino devo decidere: voglio pagare l'ICI sulla prima casa oppure il comune mi porterà via i soldi in altre maniere (strisce blu, multe, aumento addizionali e tasse sui servizi)?
Oppure, in alternativa, non paghiamo niente nessuno ma poi non lamentiamoci se le strade cittadine diventano un colabrodo, la spazzatura muffisce davanti i portoni di casa e dobbiamo andare ai pozzi per attingere l'acqua.
Ovviamente le città ed i comuni hanno dei costi e questi costi li devono pagare i cittadini in qualche maniera. Scegliete pure cosa regalare a Natale, ma tanto sempre dei regali dovrete comprare.
Quindi, tra le varie proposte per far cassa, quella delle strisce blu non è nè tanto strana e, ad onor del vero, neanche tanto fantasiosa. E' un'idea come un'altra che ha un suo senso e che contemporaneamente risolve alcuni problemi: fa entrare soldi nelle casse del comune e comprime leggermente il traffico e lo smog.
Ad onor del vero, su questo stesso blog ci son diverse idee di come poter fare cassa senza gravare sui cittadini: - abolire l'ICI per i residenti fuori dal comune per 2-3 anni per incentivarli all'acquisto e poi fai cassa dal 3-4 anno in poi - Dare in concessione beni del comune sotto pagamento di regolare tassa - Affittare locali non utilizzati del comune. - Provare a fare sponsorizzare dai residenti dei quartieri la costruzione e l'implementazioni di strutture sociali (come hanno fatto con la scuola di Adro, ma senza i simboli pacchiano-leghisti) - Organizzare manifestazioni ed eventi in cui si paga una tassa di iscrizione - Etc.
Quindi idee, anche più creative delle strisce blu, ci sarebbero, ma quella delle strisce blu non è un'idea così campata in aria.
Pertanto le opposizioni al sindaco, che volessero proporre un'alternativa al piano delle strisce blu dovrebbero proporre 2 piani complementari: 1) Quello relativo allo smaltimento del traffico (così come proposto dal PD) 2) Quello relativo al reperimento di risorse complementari (non proposto attualmente da nessuno che io sappia).
L'unico appunto e suggerimento che mi sento di fare è solo uno. Visto che ogni famiglia può avere anche 2-3 macchine e visto che i pass vengono concessi uno per famiglia, questo si traduce immediatamente con circa 300 euro annuali di spesa familiare in più per ogni automobile.
A questo punto mi conveniva pagarmi direttamente l'ICI sulla prima casa!
Allora, per non entrare nel campo dell'ingiustizia e tramutare un piano comunale sensato in un'ingiustizia verso le famiglie, la mia proposta è questa: concedere un pass per ogni automobile, vincolandolo ad una specifica area cittadina.
Mi spiego: io abito in via X ed ho il lavoro in via Y. Ebbene, si potrebbe concedere un pass per permettere di parcheggiare dal numero 10 al numero 20 di via X e dal numero 105 al numero 125 di via Y.
Se parcheggi fuori dalla tua "zona" paghi.
Ovviamente questa idea non è perfetta, ne va vista la fattibilità etc. Soprattutto se rapportata ad un sindaco (non me ne voglia se sono diretto) che tende facilmente a bollare come "infattibili" le proposte che non provengano dal suo staff. Ma è un'idea che butta sul piatto: in pasto al dibattito cittadino che saprà certamente masticarla e rielaborarla in qualcosa di più fattibile.
E così facendo, compio il mio dovere giornaliero da cittadino attento alla propria città.
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