news
inserita il 21/10/2010 - da: LUCA SCIACCHITANO
Non c’è un Partito senza “pena”, oggi a Trapani. Il nuovo fronte di malcontento verso lo strumento-Partito che sembra essere malato in maniera irriversibile, viene aperto, ora, contro Italia dei Valori. A lanciarlo l’ex-tesoriere del Circolo di Trapani, Luca Sciacchitano. Il giovane denuncia: «Enzo D’Alberti (il segretario provinciale, NdR), in maniera del tutto arbitraria e senza l’avallo di nessuna regola o norma dello Statuto ha iniziato a decidere chi si può tesserare e chi no in provincia di Trapani. Qui c’è un coordinatore provinciale che, in base a criteri di simpatia ed antipatia si inventa le regole e decide, per esempio, di eliminare i voti a lui contrari».
Abbiamo provato ad ascoltare la “campana” di Schiacchitano. Ne esce fuori una rappresentazione di un Partito poco democratico, chiuso alla “società civile” e prigioniero di notabili, dei soliti “professionisti della politica”.
- Tu fondamentalmente cosa rimproveri al partito? «Al partito rimprovero di non sapersi dare delle regole. O meglio, di essere bravissimi a darsi delle regole, ma di non saperle poi rispettare essi stessi. E questo a tutti i livelli».
- Tu eri tesoriere e amministratore del circolo IDV Trapani. Perchè ti sei dimesso? «Dopo l’appoggio, da parte di Italia dei Valori, per De Luca alla presidenza della regione Campania, fui “processato” dal Circolo per aver osato dire ad alta voce quello che tutti dicevano di nascosto: la candidatura di De Luca era vergognosa perchè andava contro l’articolo 1 del Codice etico di Italia dei Valori. Infatti de Luca aveva già una condanna in primo grado per sversamento di rifiuti e due rinvii a giudizio per altri reati»¹.
- E di De Luca? Che ne è stato? «De Luca ha perso la corsa alle regionali e quindi anche la scommessa mono-decisionale di Antonio Di Pietro si è rivelata sbagliata perchè, pur avendo spaccato la base, non ha ottenuto il risultato di “togliere la Campania dalle mani della camorra”. Ma si è rivelata doppiamente sbagliata perchè qualche giorno fa Di Pietro, dalle pagine del suo blog, ci informa che De Luca ha tradito le promesse fatte. E’ un modo vigliacco per dire “Signori, mi sono sbagliato”».
- Hai citato il Codice etico nazionale, ma potresti fare esempi sul territorio di Trapani ed Erice... «Per esempio, il regolamento per l’elezioni dei delegati al congresso nazionale prevedeva che ciascun delegato doveva raccogliere le firme di 10 tesserati che lo delegassero. Ebbene, il giorno del Congresso provinciale ho visto con i miei occhi i Presidenti dei Circoli che si accordavano a voce su chi doveva essere il delegato. Con Nicola Causi che girava per la sala perchè gli mancavano quote rosa e chiedeva alle presenti se qualcuna avesse voluto fare la delegata. Dei veri e propri delegati senza delega».
- Ci hai citato un problema di tesseramento ... «Io ho presentato le mie dimissioni per l’anno 2009 anche perchè non c’era più sintonia con il Circolo di Trapani. Ma nel 2010 feci il mio tesseramento con il presidente del circolo di Erice, Giannantonio Giuffrè, persona corretta che merita tutta la mia stima. Mi tesserai anche per avere la possibilità di poter votare al Congresso provinciale con gli strumenti democratici che il partito offriva. E invece non mi hanno fatto votare. Enzo D’Alberti, il coordinatore provinciale, inventandosi un nuovo regolamento per i congressi mi informa che io, ex tesoriere IDV, co-fondatore del circolo IDV, tessera n° 176, venivo considerato NUOVO ISCRITTO e quindi non avevo presentato la domanda nei tempi previsti».
- E quindi non hai potuto esprimere il tuo voto al Congresso provinciale? «Qui c’è un coordinatore provinciale che, in base a criteri di simpatia ed antipatia si inventa le regole e decide, per esempio, di eliminare i voti a lui contrari. Sarà un caso allora che tutte le acclamazioni e le elezioni degli organi di IDV sono plebiscitarie? Neanche nell’Iraq di Saddam Hussein c’erano elezioni plebiscitarie. In IDV invece è la regola. Polemicamente potrei dire “soprattutto se vietano di votare a chi esprime la propria critica”».
- Ma ora hai scoperto anche altro ... che non sei un tesserato di IDV ... «Qualche giorno fa ho scoperto che la mia richiesta di tesseramento non è stata nemmeno presentata al Direttivo regionale. Ovvero, ho pagato 20 euro, ho compilato la richiesta di tesseramento e Enzo D’Alberti, in maniera del tutto arbitraria e senza l’avallo di nessuna regola o norma dello statuto ha iniziato a decidere chi si può tesserare e chi no in provincia di Trapani. Se sei simpatico, non alzi la testa, non esprimi le tue critiche ed i tuoi giudizi e rispetti le gerarchie, allora puoi tesserarti, altrimenti non sei ben accetto. Peccato che il regolamento regionale di IDV sui tesseramenti non dica proprio questo».
- D’Alberti ha commesso una grave infrazione al Regolamento regionale ed allo statuto nazionale di IDV. «Ma tutto questo passerà ovviamente in cavalleria, perchè D’Alberti non è Sciacchitano ed è meglio, per il Partito, sacrificare i legittimi diritti di un anonimo Sciacchitano piuttosto che scontentare un “pezzo grosso” D’Alberti. E tutto questo, la base non lo sa perchè se non lo dicessi io, nessuno andrebbe a dire alle centinaia di simpatizzanti di IDV cosa si muove nel torbido della real politik trapanese».
E cosa si muove? «Si muovono persone che non accettano il confronto quale momento di arricchimento delle idee, ma come un pericoloso destabilizzante dello status quo. Quando potrò esprimere il mio giudizio all’interno del partito, presentare le mie mozioni, chiederne il voto se neanche ti fanno passare dalla porta? Questo è giusto che i simpatizzanti di IDV lo sappiano. Sappiano i metodi che vengono usati nel Direttivo provinciale affinchè possano formarsi una opinione più completa che vada al di là dei proclami e della propaganda dei Partiti».
Accuse gravi, quelle di Luca Schiacchitano, gradiremmo la replica e le spiegazioni del Partito.
|