CHE NE FACCIAMO DEL MATAKUBBEN?

inserita il 24/03/2013 - da: LUCA SCIACCHITANO

Qualche giorno fa mi hanno invitato ad un gruppo internet dal nome "che ne facciamo a Trapani di ..." nel quale si discuteva di come destinare alcuni beni artistici della città di Trapani caduti ormai in stato di abbandono.

In seguito, visto che il gruppo era più dedito a battute goliardiche che a reali soluzioni e subissato dalle notifiche di facebook derivanti proprio da quel gruppo, lo abbandonai.

Comunque, tra queste strutture pubbliche abbandonate, uno che mi ha colpito particolarmente è stato il Matakubben ed il dibattito che ne era nato.

Il Matakubben, per chi non lo sapesse è il nomignolo affibbiato a quella costruzione tutta ricoperta di marmo, in piazza Scarlatti, di fronte al Bar Colonna ed al palazzo della Banca D'Italia.

Nato come polo espositivo o galleria d'arte, qualche giorno fa gli sono passato davanti e, complice una finestra rotta, ne ho approfittato per sbirciare all'interno constatando che il locale non è affatto messo male. Si tratta di un paio di stanzette vuote, tutto sommato non conservate male.

Una mano di vernice interna (€ 300).
Sicuramente l'impianto elettrico deteriorato per abbandono (€ 1000)
La ripulitura dei graffiti sul prospetto (€ 1000)
Qualche vetro da cambiare (€ 700)
Varie ed eventuali (€ 2.000).

Per sicurezza prendo tutto e raddoppio, così... per essere sicuro: € 10.000.

E tanto per non farmi mancare niente, perchè voglio i pomelli della porta placcati in oro, prendo e raddoppio tutto di nuovo: € 20.000

Regalando i soldi ai passanti, con € 20.000 ripristino il Matakubben.
Già, ma per farci cosa?

Ebbene, oggi leggo una notizia (foto allegata, clicca per ingrandire) con la proposta di demolire tutto con 60.000 euro per "scoprire cosa c'è sotto ed avere una bella piazza."

Personalmente, la mia modesta opinione è che sia altamente sconveniente demolire la struttura.

E' sconveniente sotto diversi punti di vista:
1) Economico. In quanto demolire costerebbe infinitamente di più di ristrutturare. Inoltre, al conto dello spreco andrebbero aggiunti anche i costi di costruzione dell'opera che a suo tempo è costata sicuramente più del doppio di quanto servirebbe oggi per demolirla.
2) Pratico. Demolisci l'opera e magari fra 5 anni si ricostruisce un'altra opera simile con finalità di galleria d'arte o polo musele o info point etc.
3) Ecologico. E' stata sventrata una (parte di) montagna per tirare fuori quei marmi che ricoprono la struttura. Marmi e calcinacci che finiranno in una discarica.
4) Sociale. E qui mi ritaglio uno spazio maggiore per descrivere perchè è illogico buttare giù quell'opera ubicata in quella posizione all'interno della città.

Quella struttura si trova in piena zona turistica ai margini del centro storico in una zona molto trafficata sia da turisti che da cittadini. Qualsiasi cosa venga fatta al suo interno avrà visite.

Ci sono molte associazioni culturali (ma anche privati), che organizzano eventi artistici la cui natura è esattamente compatibile con la destinazione d'uso iniziale del Matakubben: mostre d'arte.
Queste associazioni e privati autofinanziano le proprie iniziative tra le mille difficoltà logistiche e burocratiche.

Ebbene, la mia nodesta opinione è che, invece di demolire (anche la parola è brutta e porta alla mente sensazioni negative), si deve CREARE un rapporto collaborativo tra amministrazione ed associazioni affinchè tutti abbiano il proprio tornaconto.

Cosa farei io se fossi sindaco?
1) Darei il bene in concessione per 10 anni all'associazione che vincesse l'appalto con la finalità di farne una mostra di arte.
2) L'associazione avrebbe l'obbligo di ristrutturarlo a proprie spese e pagarne le spese (luce, acqua etc).
3) L'associazione avrebbe l'obbligo di creare una zona adibita ad info point turistico (mappe e guide fornite dall'ufficio turistico del comune)

Fine...
Ovvero, il comune, non solo risparmierebbe la ristrutturazione e/o la demolizione, ma si doterebbe di un info point a costo zero, una mostra d'arte a costo zero e ristrutturerebbe la struttura a costo zero.

Ma io non sono sindaco... e quindi la struttura rimarrà abbandonata per mooooolto tempo.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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