inserita il 25/11/2012 - da: LUCA SCIACCHITANO
Ce l'abbiamo fatta! Ieri, sabato 25 novembre è stata inviata una raccomandata A/R a Bruxelles presso la commissione europea.
Cosa conteneva la busta? La denuncia alla Commissione Europea sul tema della carenza idrica dell'agroericino. Oltre alla denuncia, il libro (perchè si tratta di questo: un volume di oltre 500 pagine), conteneva:
- 1500 firme di cittadini esasperati (e poche erano); - una corposa rassegna stampa che documentava, dal 2007 ad oggi, di come "sporadici casi" siano invece una costante mensile ed una perenne emergenza derivante da carenze infrastrutturali e di appovigionamento; - Atti ufficiali dei sindaci; - Relazione del difensore civico Pino Alcamo del 2010 in cui illustra sia le problematiche, sia fornisce soluzioni.
E' stata una bella avventura ed ho conosciuto belle persone con cui abbiamo condiviso qualcosa che, a prescindere dai risultati della denuncia, qualcosa, come persone, ci ha lasciato.
Adesso la Commissione Europea riceverà il pacco ed in una quindicina di giorni dovrebbe avvisarci dell'avvenuta ricezione (anche se per posta ci arriveranno le ricevute di ritorno).
Tra qualche mese la Commissione si pronuncerà sull'ammissibilità o meno della denuncia e ce lo comunicherà per iscritto. Visto che la petizione precedentemente inviata è stata accettata in quanto "materia che rientra nell'ambito delle attività dell'Unione Europea", non ho dubbi che la denuncia seguirà lo stesso destino.
A quel punto la commissione inizierà a studiare le carte che abbiamo inviato ed a prendere contatti con lo Stato Italiano o direttamente con la Regione Sicilia a seconda dell'attribuzione di competenze.
La maggior parte delle controversie si chiudono in questa fase, con un accordo serio e dimostrabile da parte dell'amministrazione statale nel risolvere il problema. Ovvero, la Sicilia (o lo Stato) stanzieranno i soldi per portare l'acqua di nuove fonti idriche nelle case dei cittadini dell'agro ericino, in ottemperanza alle leggi italiane e comunitarie.
Se potabilizzeranno le dighe, se troveranno le falde alle pendici di Erice, se porteranno l'acqua di Montescuro ad integrare. Questo, oggi non ci è dato sapere ma qualsiasi soluzione è buona, basta che la notte possa aprire il rubinetto di casa, senza contatori e "tanche" e bere un pò di acqua potabile, brindando a questo giorno.
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