IL FRANCHISING POLITICO

news inserita il 21/01/2011 - da: LUCA SCIACCHITANO

Ormai la politica è diventata come i franchising.
Quando tu vuoi aprire un negozio in franchising cosa fai?
Chiami l'azienda, dici che vuoi aprire un franchising nella tua città, loro verificano se hai i requisiti, paghi una cifra, l'azienda ti fornisce di materiale promozionale, loghi, palloncini, arredamenti, ti rifornisce anche dei prodotti da vendere e guai a te se ti azzardi a vendere prodotti della concorrenza o non autorizzati all'interno del negozio.

Oggi la politica partitica è la stessa cosa.
Un mio amico mi ha detto che è stato contattato dai Radicali che gli chiedevano se voleva aprire un circolo Radicale a Trapani e il partito avrebbe fornito tutto il materiale.

Quando ero in Italia dei Valori, il partito ci riforniva di penne, volantini, palloncini, perfino un gazebo coloratissimo e griffato.

In cambio i partiti franchising ti chiedono di vendere il loro prodotto sul territorio.
Ovvero, a Roma, a 1000 km di distanza, il partito franchising decide se a Trapani ci deve essere il porto o no, se va rilanciato il turismo o il settore marmifero.
Decidono perfino le alleanze facendo si che l'aderente non possa decidere di allearsi con una persona perbene (se fa parte di un altro franchising concorrente) ma potrebbe allearsi con il farabutto, basta che questo sia di un franchising affiliato.

In maniera più esemplificativa ancora (pensare troppo può fare male per certe persone... mi dicono che possono addirittura scoppiare le vene!!!) il tutto si basa semplicemente sul rifiutare aprioristicamente le proposte del franchising avversario ed accettare senza condizioni le proposte del franchising amico.

In tutto questo sventolare di banierine e palloncini con il simbolo del proprio franchising, il pensiero libero non trova spazio.

Poco importa se il panino del Burghy sia più buono e quindi, per dare un servizio migliore al cliente, farlo proprio e venderlo.
No!
Se tu sei in McDonald devi vendere il panino di McDonald, anche se è peggiore di quello di Burghy.

Magari potrai consolarti del fatto che le tue patatine sono migliori e potrai consolarti del fatto che Burghy non potrà vendere le tue patatine...

Ma si possono fare gli interessi dei cittadini con queste gabbie mentali ed ideologiche?

Un esempio è avvenuto in questi giorni quando, per cause (ufficiali) risibili 11 consiglieri comunali di erice non si sono presentati al consiglio comunale straordinario relativamente alla ZFU.

Il tutto SCUSANDOSI ANTICIPATAMENTE per il disagio arrecato ai cittadini.
Siamo al colmo di una politica che si scusa con i cittadini perchè consapevole di arrecare disagio, ma per fare la "scattusaria" all'avversario politico disertano una delle proposte più interessanti che sia mai stata presentata ad Erice negli ultimi anni.
Anzi, scusate, non una proposta. Qui siamo già all'OPPORTUNITA'.

La stessa opportunità che anche Trapani aveva richiesto (la ZFU) ma che non è riuscita a rientrare tra i beneficiari.
Dico questo per sottolineare l'importanza della ZFU, se sia Tranchida (SX) che Fazio (DX) avevano entrambi chiesto di beneficiare di questo vantaggio fiscale/industriale.

La politica del franchising è una politica contro il cittadino ed a favore delle aziende titolari del simbolo.
E' una politica che va capita nei meccanismi anti-cittadini e quindi superata una volta alle urne.

Ci auguriamo che i futuri amministratori pensino meno al bene del simbolo e più al bene dei cittadini che li hanno delegati.

 

 

 

© 2010 Luca Sciacchitano
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